Standard Notes: l’alternativa a Google Keep e ad Evernote che ci tiene alla nostra privacy

In questo ultimo periodo la privacy è uno degli argomenti più caldi a causa della nuova polizza di Whatsapp che l’utente, per continuare ad usufruire del servizio, sarà obbligato ad accettare entro il 08/02/2021. Al di là delle possibili disquisizioni in materia e relativamente alla suddetta applicazione, ci sono molti tipi di altri programmi che utilizziamo e di cui, spesso e volentieri, non abbiamo conoscenza né di come il trattamento dei nostri dati viene fatto, né del tipo di sicurezza e criptaggio utilizzato. Un esempio sono le applicazioni per prendere note sul nostro smartphone che sono particolarmente comode, corrispondono praticamente a dei post-it virtuali che però non perdiamo ed a cui possiamo accedere sia da computer che dal telefonino. In genere, i due servizi più utilizzati sono Google Keep ed Evernote che, però, non sono necessariamente i più sicuri nei termini sopra descritti. Ogni applicazione avrà sempre dei pro e dei contro ed ogni software cercherà di focalizzarsi più su un aspetto che su un altro: sono prodotti che l’utente può scegliere anche a seconda delle proprie esigenze e non tutti noi abbiamo le stesse necessità; pertanto, ci sarà chi è maggiormente interessato ad un uso pratico e veloce, chi preferirà colori e grafica accattivati; e chi, ancora, prediligerà il fattore di criptaggio. A volte, il trucco più veloce per capire quale app è più adatta a noi è dare un’occhiata al sito, a come è costruito ed alle varie descrizioni sui propri punti salienti:

  • Evernote, per esempio, punta sulla grafica, sulla possibilità di condivisione di contenuti e sulla loro personalizzazione;
  • Google Keep invece preferisce la semplicità, il richiamo al buon vecchio post-it e la praticità (liste della spesa, memo sia scritti che vocali);
  • Standard Notes propone l’ordinarietà di un’app che punta tutto sulla privacy per cui se il nostro obiettivo è condividere delle note, comprensive di foto et similia con altre persone questa applicazione non fa per noi, perché non sarà possibile farlo!

Ognuna di questre tre compagnie ha un diverso modo, quindi, di approcciarsi alla privacy dipendentemente dal target di pubblico a cui si rivolge, dal servizio che vuole offrire e del modo in cui questi viene implementato.

In ogni caso, e come suggerisce il titolo, oggi daremo un’occhiata a Standard Notes nella sua versione gratuita.

Questa app, completamente open-source, permette sia di essere installata su smartphone che di scaricare il software per accedere alle nostre note direttamente dal computer (che esso sia Windows, Linux o Mac). Standard Notes non colleziona i nostri dati a parte i report che l’utente può, volendo, generare in caso della presenza di un errore nel software e che permettono agli sviluppatori di implementare e correggere i potenziali problemi che qualsiasi applicazione può rivelare. L’unico dato richiesto per creare un account completamente gratuito è una nostra e-mail attiva (vi è la possibilità di renderla anonima, ma lo sconsigliamo perché precluderebbe il supporto in caso di necessità) ed una password così da permetterci di accedere alle nostre note dalle diverse possibili piattaforme in nostro possesso (nel caso di richiesta di cancellazione del nostro account sparirà completamente, e senza lasciar tracce, dai server di Standard Notes nel giro di due settimane).

Standard Notes usa l’end-to-end encryption (AES-256) di cui stiamo parlando tanto in questo periodo poiché considerata la miglior soluzione per quanto riguarda la privacy dei nostri dati. In altre parole, qualsiasi cosa noi decidiamo di scrivere nel nostro Standard Notes verrà prima di tutto criptatao off-line sul nostro dispositivo attraverso una chiave sicura, dopodiché sincronizzata con il server: ciò significa che quest’ultimo non potrà accedere in nessun modo ai contenuti della nostra nota, ma solamente alla data in cui è stata generata e/o cambiata e su quale software (se dalla app per smartphone o da quella per pc, o browser) è avvenuta la modifica. Logicamente, questi ultimi dati menzionati, che non possono essere assolutamente considerati personali o privati, vengono collezionati solamente nel caso di necessità e per risalire, per esempio, ad un problema o errore da correggere all’interno dello stesso software.

Inoltre, e per solamente 5 minuti di tempo prima di cancellarlo definitivamente, viene trasmesso il nostro indirizzo IP al momento della connessione: questo perché per sincronizzare i nostri contenuti Standard Notes si serve di uno stateful AWS-based firewall, un servizio cloud e database offerto da Amazon, per prevenire abusi e spam; fondamentalmente un firewall di questo tipo tiene sotto controllo lo stato di transazione dei pacchetti inviati finché ogni specifica connessione viene chiusa, sia chiaro però che nessun contenuto delle nostre note potrà essere letto poiché già criptato a priori all’interno del nostro smartphone o computer con XChaCha20-Poly1305 una delle forme più affidabili di criptaggio. I dati vengono criptati usando delle chiavi generate dalla nostra stessa password di registrazione e l’uso dell’algoritmo Argon2: se la prima, cosa che vi consigliamo vivamente, è una password particolarmente forte (lunga, alfanumerico e simbolica come spiegato qui) le chiavi di criptaggio saranno conseguentemente e praticamente impossibili da indovinare.

Come possiamo notare dallo screenshot qui riportato vi è la possibilità di aggiungere alle nostre note un Pin personalizzato e persino di proteggerle con la nostra impronta digitale. Possiamo, anche, cancellare una nota e magari recuperarla in un secondo momento perché è presente un cestino (Move to trash) in cui “gettarle”. L’opzione Share per la condivisione ci permetterà, eventualmente, di inviare ciò che abbiamo notato ad un amico/a attraverso un’applicazione come Whatsapp, Telegram, Signal o via e-mail. Inoltre ogni nota può essere corredata da un tag (per aiutarci ad organizzare e trovare più velocemente i nostri appunti) e, nel caso volessimo una personalizzazione maggiore, è disponibile il piano a pagamento; sottolineiamo però che Standard Notes è da considerarsi, nel suo piano gratuito, un’applicazione base ma già completa sia a livello di utilizzo che di sicurezza e protezione dati.

L’applicazione come possiamo notare ha una grafica molto semplice e fondamentale il che la rende particolarmente facile da utilizzare, è veloce e piuttosto comoda sia se utilizzata da computer che da smartphone, si può accedere alle note anche se siamo off-line, non esiste un limite né nel numero di appunti che possiamo prendere, né nella quantità di strumenti che possiamo usare con lo stesso account.

In definitiva, Standard Notes è un’applicazione fluida ed essenziale che ci permette di scrivere note, o persino poemi, assicurandoci privacy e sicurezza: per coloro che valutano l’importanza di queste qualità al di sopra di altre (come potrebbe essere per esempio la condivisione dei contenuti) quindi, non possiamo fare a meno di consigliarla!

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