Introduzione su come scegliere il monitor giusto per il proprio computer

Come nel caso di qualsiasi componente per il nostro computer, anche cercare il giusto monitor non è facile e dipende dal tipo di uso a cui sarà destinato: sicuramente se ci dedichiamo a lavori d’ufficio scegliere uno schermo dedicato al gaming sarebbe una spesa costosa ed inutile, vice versa un videogiocatore, o un grafico prediligeranno a loro volta un monitor diverso.

Per quanto riguarda la scelta di schermi curvi che, ultimamente, stanno andando alla grande, in tutti i casi qui sotto citati sarà da tener conto del fattore di curvatura: minore sarà il raggio di curvatura del monitor più questi sarà curvo. Per esempio, con un raggio di curvatura di 1800 mm. la migliore distanza dallo schermo sarà quella di 1,8 metri. Non a tutti la curvatura può piacere e, spesso, per il gaming competitivo o per il lavoro d’ufficio si prediligono i classici schermi piatti, ma per chi predilige una sensazione di maggiore immersività, la curvatura sicuramente potrà rivelarsi interessante.

MONITOR PER CASA E UFFICIO

Qui, non abbiamo alcuna priorità, ma la scelta potrebbe focalizzarsi, anche se non necessariamente, su uno schermo high-contrast VA panel. Non abbiamo grandi necessità di elevate prestazioni in termini di Hz e tempi di risposta.

Per questo tipo di lavoro, personalmente, la nostra scelta ricade sullo schermo opaco (matte) che stressa meno la vista poiché polarizzato ed allo stesso tempo ferma possibili riflessi di luce. Sempre in questo senso cercheremo uno schermo flicker-free.

Escludiamo dei monitor particolarmente grandi e per lo streaming e la visione di film in modalità home screen, consigliamo una bella televisione da 4K o 5K di risoluzione escludendo, così, fin da subito inutili spese sull’aggiornamento del proprio computer e la necessità per tali schermi di una potente scheda grafica.

Se, invece, lavoriamo come programmatori prediligeremo uno schermo grande oppure più schermi collegati assieme di modo da usufruire di una più ampia “lavagna” per gestire i nostri progetti.

MONITOR PER FOTOGRAFIA E GRAFICA PROFESSIONALE

La nostra priorità in questo caso sarà: accuratezza della resa di colore ed immagine.

Sicuramente in questo caso prediligeremo uno schermo lucido (glossy) perché, sebbene possa rispecchiare un’eventuale finestra, rende i colori e la definizione dei contorni più visibili il che risulta necessario per un lavoro dedicato alla modifica di fotografie e per un lavoro grafico certosino. Ricordiamoci però che questo tipo di schermo stancherà di più i nostri occhi.

Logicamente, cercando i particolari della fotografia sceglieremo uno schermo ad alta risoluzione che possa quindi esaltare i contorni e possibilmente che sia un pannello IPS (le specifiche di questo schermo vengono descritte nel paragrafo successivo, ma riassumento il tutto questo è lo schermo che presenta una gamma di colori sicuramente più ampia rispetto agli altri LCD). Attenzione alla compatibilità: più alta sarà la risoluzione più potente dovrà essere la nostra scheda grafica o GPU.

MONITOR PER GAMING

La regola per il nostro schermo, in questo specifico caso, è la seguente: refresh veloce e tempi di risposta bassi. Questi schermi tendono ad essere dei divoratori di energia, le loro classi energetiche, infatti ed attualmente, si aggirano tra la F e la G. Ricordiamoci, inoltre, di controllare che la tecnologia del nostro schermo sia compatibile con la nostra scheda video perché non sempre questo accade creando delle possibili problematiche: in altre parole, cerchiamo la tecnologia G-Sync se abbiamo una GPU dell’Nvidia oppure FreeSync per la nostra AMD.

Premettiamo un’altra cosa prima di cominciare con questo paragrafo: chi scrive parte dal presupposto di utilizzare a pieno i componenti del proprio computer evitando, poi, di strafare e magari dover diminuire le impostazioni. Meglio quindi scegliere uno schermo che si adatti bene al nostro strumento, piuttosto che prendere una “ferrari” e doverla adattare diminuendone le prestazioni e senza poterla utilizzare nel pieno delle sue potenzialità.

Tanti sono i fattori da calcolare in questa sezione, daremo un’occhiata ai seguenti:

  • Schemo opaco o lucido
  • Tempi di refresh rate
  • Tipo di risoluzione
  • Tipo di LCD (TN/VA/IPS)
  • G-Sync (se GPU dell’Nvidia), Free-Sync (se scheda video dell’AMD) oppure entrambe (se calcoliamo in futuro, magari, di fare un aggiornamento della nostra scheda video cambiando “bandiera”)?

Anche per il gaming, date le ore incalcolabili che si possono spendere al computer, personalmente prediligiamo uno schermo opaco (matte), ma in questo caso, ognuno può avere la sua predilizione; ricordiamoci anche la possibilità di scegliere una via di mezzo, ovvero un monitor semi-lucido (semy-glossy).

Altra cosa da non sottovalutare è il sistema operativo e la sua capacità di scalare ed adattare i fonts; Windows per esempio dà il meglio di sé ad una densità di 90-110 pixel per pollice (ppi); con un monitor dalla maggiore densità di pixel gli oggetti ed i testi risulteranno particolarmente minuscoli e di difficile lettura.

Maggiore è la risoluzione e maggiore sarà la resa dell’immagine, ma in questo caso dovremo anche tenere conto, come nel caso della grafica professionale, a quale scheda grafica (GPU) ci stiamo affidando. Attenzione, quindi, anche in questo caso alla compatibilità. Maggiori sono i pixel che il nostro schermo ha maggiore sarà la nostra necessità di affidarci ad una scheda grafica in grado di processarli. Attenzione quindi perché se la GPU non ha abbastanza potenza, ma lo schermo è ad alta risoluzione sarà come darci una zappa sui piedi! Con una GPU decente, ma non eccelsa, sarà meglio scegliere uno schermo con meno pixel per goderci veramente il gioco altrimenti potremmo incappare in rallentamenti particolarmente fastidiosi che ci obbligheranno a diminiure le impostazioni grafiche del video al minimo.

Per uno schermo con risoluzione QHD (2560×1440) fino a massimo 32”, che teoricamente dovrebbe essere quello su cui la maggior parte di giocatori dovrebbero puntare (se non professionisti), necessiteremo, come minimo, delle seguenti schede GPU: Nvidia GeForce GTX 1060 oppure AMD Radeon RX 580; quindi un computer di fascia media (a metà 2018, abbiamo presentata una build ancora attuale ed adatta a tale scopo e con le GPU appena menzionate proprio qui). A seconda della nostra GPU dovremo anche scegliere se utilizzare uno schermo con G-Sync specifico per l’Nvidia oppure Free-Sync per l’AMD oppure che supporti entrambi.

Inoltre, dovremo scegliere anche tra le tre opzioni legate al tipo di schermo LCD, ovvero TN (twisted nematic), VA (vertical alignment) ed IPS (in-plane switching). Gli schermi LCD sono composti da vari strati tra cui retroilluminazione, filtri polarizzanti e cristalli liquidi; questi ultimi determinando l’intensità della luce che viene rilasciata dalla retroilluminazione e in quali colori (blu, verde o rosso). I cristalli liquidi si muovono attraverso il voltaggio a loro applicato controllando l’intensità dei colori; il loro movimento e la loro posizione dipendono dal tipo di schermo che utilizziamo TN, VA o IPS.

Per quanto riguarda lo schermo TN, rispetto agli altri due, sarà più economico e soprattutto più veloce nei tempi di risposta (qualità non trascurabile), ma i colori ed i contrasti e soprattutto la visione angolare saranno sicuramente meno accurati che negli altri schermi LCD.

Lo schermo VA di norma ha più alti ms, ma non è una vera e propria regola, inoltre la gamma di colori ed i contrasti sono sicuramente migliori rispetto al TN o all’IPS, questo particolare verrà soprattutto notato da chi ama giocare al buio o con le luci soffuse.

Infine, l’IPS adatto ad un gaming di tipo professionale e presenta una maggiore gamma di colori, molto più alta rispetto agli altri due tipi di LCD e visibilità degli angoli maggiore del TN; questo lo rende perfetto per chi è interessato a video e fotoritocchi. Tendono però, come i VA ad essere più lenti nei tempi di risposta. Ma questa è una regola generale che molti schermi, oggigiorno, hanno superato alla grande. Abbiamo, infatti, negli ultimi anni assistito a dei pannelli VA particolarmente performanti (la gamma dei Samsung Odissey) e schermi IPS molto più veloci.

Un videogiocatore non competitivo che magari utilizza lo schermo anche per guardare film in streaming, sarà ben felice di usufruire di un monitor che vada dai 60 ai 144 fps e dai 75 ai 60Hz, eventualmente preferendolo più grande, in questo caso potrà puntare anche a superare i 32” e spendendo meno. Sicuramente, e per esperienza, possiamo dirvi che un amante dei videogiochi, ed in particolare del player versus player, apprezzerà comunque uno schermo più performante e più simile alle caratteristiche del tipo competitivo, questo però si rivelerà sicuramente più costoso in termini di prezzo.

Un videogiocatore che di dedica ad un gaming di tipo competitivo cercherà assolutamente e come minimo i 144Hz (tenderà, di certo, a puntare su schermi con più Hz) e bassi tempi di risposta e di input lag (ovvero tra 1ms e 0,5 ms); l’ideale sarebbe anche quello di non esagerare nella grandezza dei pollici dello schermo e limitarsi a massimo 27” ma, cercando in giro, possiamo anche trovare rari ed ottimi schermi più grandi. I videogiocatori competitivi di sparatutto tenderanno ancora oggi a prediligere gli schermi TN (come, per esempio, il BenQ XL2546K) perché leggermente più performanti per questo tipo di operazione, ponendo in secondo piano la gamma di colori e la resa finale.

Chi invece vuole strafare, ha una scheda grafica costosa e performante (come minimo la Nvidia GeForce GTX 1070 Ti oppure la AMD Radeon Vega RX 64) e desidera sfruttarla potrà optare per schermi da 4K e 5K che spesso risultano avere dei tempi di risposta troppo alti. In questo caso la spesa del monitor si aggirerà al di sopra dei 1000 euro, ma ne varrà veramente la pena?

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