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sulle tracce della periferia cibernetica

⚡ I Cyber-Leak del mese di maggio 2025

“The sky above the port was the color of television, tuned to a dead channel”
William Gibson, Neuromancer (1984)

E mentre sopra di noi i cieli si fanno sempre più grigi — e non per il meteo, ma per la rete intasata di malware, botnet e leak — maggio 2025 ci ha regalato una raffica di attacchi informatici degni di una distopia firmata Gibson.
Tra social bucati, criptovalute sotto ricatto, maison di lusso violate e perfino cybercriminali vittime di altri cybercriminali, il cyberspazio ha ballato un mese intero al ritmo del caos digitale.

🔹 Facebook – Esposizione di 1,2 miliardi di account

Un hacker noto come “ByteBreaker” ha rivendicato il furto e la messa in vendita di dati personali di oltre 1,2 miliardi di utenti Facebook. I dati, ottenuti tramite tecniche di web scraping, includono nomi, indirizzi email, numeri di telefono, date di nascita e informazioni geografiche. Secondo gli esperti, si tratta di uno dei più grandi leak nella storia del social network.

📌 Tecnicamente, però, non si tratta di un “hack” nel senso classico del termine, ma del risultato di una configurazione troppo permissiva… e di un crawler con la sindrome del copia-incolla compulsivo. Insomma, una porta lasciata aperta e un robot un po’ troppo zelante.

🛡️ Come proteggersi se sei tra i “fortunati”

  • Cambia immediatamente la password di Facebook e di tutti i servizi dove hai usato la stessa.
  • Attiva l’autenticazione a due fattori (2FA). Se ancora non l’hai fatto, è il momento di diventare moderni.
  • Rendi private tutte le informazioni personali visibili sul profilo: no, non serve far sapere a tutti che abiti al civico 13.
  • Stai all’erta con email, messaggi o chiamate sospette che potrebbero essere tentativi di phishing.
  • Verifica se i tuoi dati sono finiti in altri leak su siti come haveibeenpwned.com.
  • Usa email e alias differenti per social, shopping e lavoro, così eviti di regalare tutto in un colpo solo.

🔹 Coinbase – Attacco informatico con richiesta di riscatto

Il 15 maggio Coinbase, la principale piattaforma di scambio di criptovalute negli USA, ha subito un attacco: gli aggressori hanno ottenuto l’accesso ai dati di alcuni clienti tramite agenti di supporto esterni corrotti, chiedendo un riscatto di 20 milioni di dollari in Bitcoin.

📌 È interessante notare come spesso i “punti deboli” non siano le grandi infrastrutture in sé, ma quelle figure “dietro le quinte” che, con un clic sbagliato o un accordo losco, aprono la porta al disastro. Gli insider corrotti sono la piaga dei moderni castelli digitali.

🛡️ Consigli per chi usa Coinbase

  • Cambia subito la password di Coinbase e dell’email associata, possibilmente usando un password manager.
  • Attiva la 2FA tramite app di autenticazione (evita l’SMS, facile da intercettare).
  • Monitora costantemente il tuo account e abilita notifiche per ogni attività sospetta.
  • Diffida da email, telefonate o messaggi che chiedono dati sensibili o chiavi private: Coinbase non le chiede mai.
  • Se hai fondi importanti, valuta di spostarli su un cold wallet, ossia un portafoglio offline, molto meno vulnerabile come per esempio il Ledger Nano X oppure il più piccolo Ledger Nano S Plus.

🔹 Dior – Furto di dati dei clienti

Il brand di lusso Dior ha confermato un attacco che ha compromesso dati personali di alcuni clienti, tra cui nome, email, telefono e cronologia degli acquisti. Fortunatamente, le informazioni finanziarie non sono state coinvolte, ma la sicurezza nel retail di lusso resta un problema.

📌 Il retail di lusso sembra un bersaglio allettante per gli hacker: magari non puntano ai milioni in contanti, ma alle informazioni personali per costruire profili perfetti di clienti facoltosi da rivendere. Insomma, rubano i segreti fashion e quelli… meno fashion.

🛡️ Come difendersi se hai un account Dior

  • Cambia la password e non riutilizzarla su altri siti.
  • Fai attenzione a email o SMS che ti chiedono informazioni o ti invitano a cliccare su link sospetti con la scusa di ordini o resi.
  • Controlla regolarmente gli estratti conto delle carte di credito associate.
  • Abilita notifiche per acquisti con la tua carta, così puoi agire rapidamente in caso di movimenti sospetti.

🔹 Play Ransomware – Campagna di attacchi su larga scala

L’FBI e la CISA hanno segnalato una campagna di ransomware attribuita a un gruppo legato alla Corea del Nord, che ha colpito oltre 900 organizzazioni in America e Europa, causando interruzioni anche in infrastrutture critiche.

📌 Questi gruppi ransomware sembrano usciti da un film di fantascienza, capaci di paralizzare intere città e industrie con un semplice click. Ma la realtà è che sfruttano spesso e volentieri le solite falle umane: email phishing, password deboli, e reti non aggiornate. La distopia digitale è anche un po’ nostra colpa.

🛡️ Se lavori o collabori con aziende colpite

  • Cambia la password del tuo account aziendale e di tutti i servizi correlati.
  • Non aprire allegati o link da email sospette, anche se sembrano “ufficiali” o interne.
  • Mantieni aggiornati antivirus, firewall e sistemi operativi.
  • Se usi dispositivi personali per lavoro, assicurati che siano protetti e aggiornati.
  • Segnala immediatamente al reparto IT ogni attività sospetta.

🔹 LockBit – Violazione interna del gruppo ransomware

LockBit, famigerato gruppo ransomware, è stato vittima di un attacco che ha portato al leak di comunicazioni interne e dati delle vittime. Gli esperti prevedono un rallentamento delle loro operazioni.

📌 Ironia della sorte, anche i criminali informatici possono essere vittime delle loro stesse tecnologie e delle faide interne. Come dire: “nemico del mio nemico è… un hacker che mi ruba i dati”. Un po’ di giustizia informatica che non guasta mai.

🛡️ Per i professionisti della sicurezza

  • Analizza i dati trapelati per individuare indicatori di compromissione (IOC).
  • Aggiorna i playbook di risposta agli incidenti.
  • Avvisa tempestivamente le aziende coinvolte nei leak precedenti per aumentare la vigilanza.
  • Rimani aggiornato sulle tattiche emergenti del gruppo per difese proattive.

🧠 Consigli universali per sopravvivere (e prosperare) nel 2025 digitale

  • Usa password uniche e complesse per ogni servizio, preferibilmente con un password manager.
  • Attiva sempre l’autenticazione a due fattori (2FA), meglio se tramite app.
  • Controlla periodicamente se i tuoi dati sono stati compromessi con servizi come haveibeenpwned o Firefox Monitor.
  • Abilita notifiche per attività sospette su tutti i tuoi account.
  • Diffida di email o messaggi che ti chiedono informazioni personali o ti invitano a cliccare link strani.
  • Ricorda: la sicurezza non è paranoia, è prontezza.

📌 Conclusione

Maggio 2025 ha dimostrato quanto siano sofisticati e vasti gli attacchi informatici nel mondo moderno. Dal social networking alle infrastrutture critiche, nessuno è veramente al sicuro senza una difesa attiva e consapevole. Prevenire è possibile, ma serve preparazione, buon senso e un pizzico di scetticismo digitale.


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